Calze medicali
La prevenzione e la terapia elastocompressiva sono particolarmente rilevanti nel trattamento di disturbi venosi, come l'insufficienza venosa cronica (IVC), le varici e per la gestione del linfedema. Si tratta di una tecnica che utilizza calze elastiche o bende compressive per esercitare una pressione graduata sugli arti, solitamente sulle gambe, al fine di migliorare la circolazione sanguigna.
Prevenzione:
L'elastocompressione è usata preventivamente per evitare l'insorgenza di patologie venose, soprattutto in individui a rischio come quelli che:
- Lavorano a lungo in piedi o seduti.
- Hanno una predisposizione familiare a problemi venosi.
- Hanno avuto episodi di trombosi venosa profonda.
- Sono in gravidanza.
Indossare calze compressive, soprattutto durante periodi di immobilità prolungata (ad esempio viaggi lunghi) può prevenire il ristagno venoso e ridurre il rischio di sviluppare trombi.
Terapia:
In ambito terapeutico, l'elastocompressione è usata per trattare condizioni come:
- Insufficienza venosa cronica (IVC): Riduce il ristagno di sangue nelle vene e diminuisce il gonfiore.
- Ulcere venose: La compressione favorisce la guarigione delle ulcere migliorando il flusso sanguigno.
- Linfedema: Aiuta a ridurre l'accumulo di liquidi nei tessuti.
- Trombosi venosa profonda (TVP): Dopo l'episodio acuto, l'elastocompressione riduce il rischio di complicazioni.
Tipi di elastocompressione:
- Calze elastiche: Sono disponibili in diversi livelli di compressione e devono essere prescritte da un medico per garantire l'adeguata pressione e adattamento.
- Bende elastiche: Usate in ambito ospedaliero o domiciliare, sono applicate da personale specializzato per garantire la giusta pressione.
In ogni caso, la terapia elastocompressiva deve essere personalizzata in base alla condizione clinica e monitorata regolarmente da uno specialista, come un angiologo o un chirurgo vascolare, per verificare che il trattamento stia avendo gli effetti desiderati.